Riforma degli ammortizzatori sociali

 

La manovra di bilancio 2022, approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2022 è in vigore dal 01 gennaio 2022. Le novità sono tante, importanti ed assolute, iniziando dagli ammortizzatori sociali a finire con i tirocini extra curriculari. 

Ammortizzatori sociali e politiche attive 

La riforma degli ammortizzatori sociali ha, chiaramente, l’intento di rendere omogeneo ed equo l’intero comparto imprenditoriale e lavorativo. L’obbiettivo è quello di fronteggiare le trasformazioni, governare le instabilità del mercato del lavoro e supportare le transizioni occupazionali. Quindi, in questa ottica, si può definire l’intervento sugli ammortizzatori sociali, un processo di omogeneità delle tutele. Si rafforza, inoltre, il collegamento tra erogazione dei trattamenti di integrazione salariale e formazione professionale e politiche attive. 

CIGO CIGS 

Si allarga la platea dei beneficiari, potranno accedere all’assegno ordinario FIS i lavoratori impiegati in aziende che occupano fino a 5 dipendenti. Per quanto concerne i trattamenti di integrazione salariali ordinari (CIGO), è prevista l’estensione del loro campo di applicazione attraverso il Fondo di integrazione salariale (FIS) alle imprese che attualmente non sono coperte da CIGO e che non aderiscono o non costituiscono Fondi di solidarietà bilaterali. 

Per quanto riguarda i trattamenti di integrazione salariali straordinari (CIGS), sono estesi a tutti i datori di lavoro con più di 15 dipendenti che non accedono ai Fondi di cui agli artt. 26, 27 e 40 del d.lgs. n. 148/2015 senza alcuna distinzione settoriale. Con riferimento alle causali si specifica che la riorganizzazione aziendale può essere chiesta anche per realizzare processi di transizione; viene rafforzato il contratto di solidarietà con aumento delle percentuali di riduzione dell’orario di lavoro (si passa dall’attuale 60% dell’orario giornaliero, settimanale o mensile dei lavoratori interessati al contratto di solidarietà, all’80%) e viene introdotto l’accordo di transizione occupazionale per governare i processi di transizione nel mercato e prevenire la disoccupazione.  Si potrà concedere fino a 12 mesi complessivi di CIGS aggiuntivi, non prorogabili. All’azienda che assumerà a tempo indeterminato un lavoratore in CIGS, derivante dal nuovo strumento dell’accordo di transizione occupazionale, potrà fruire di un contributo del 50% dell’importo mensile CIGS per ogni mensilità erogata al lavoratore per un massimo di 12 mesi.

Diventa obbligatorio la copertura dei Fondi bilaterali anche per i datori di lavoro che occupano fino a 5 dipendenti. 

NASPI

 Con riferimento alla NASPI, i requisiti di accesso vengono resi meno rigidi: salta il requisito dei 30 giorni lavorativi per accedere all’indennità di disoccupazione. Sul versante del quantum, si posticipa la decorrenza del décalage e si introduce un trattamento di maggior favore per quei lavoratori che in ragione dell’età hanno maggiore difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro. In particolare, si riduce del 3 per cento ogni mese a decorrere dal sesto mese (oggi quarto), il decalage scatta dall’ottavo mese per i disoccupati over55. 

La NASPI viene anche estesa ad alcune tipologie di operai agricoli a tempo indeterminato.
Si potenzia anche l’indennità di disoccupazione per i lavoratori coordinati e continuativi (DIS-COLL): si innalza la durata massima, garantendo un numero di mesi di beneficio pari ai mesi di contribuzione versata; si posticipa la decorrenza del décalage; si riconosce la contribuzione figurativa. 

Formazione professionale e politiche attive del lavoro

Oltre al rafforzamento dei Fondi Paritetici Interprofessionali per la formazione dei lavoratori in cassa integrazione con il coofinziamento delle regioni ed un rimborso del versamento ai Fondi Interprofessionali previo monitoraggio dei percorsi formativi realizzati in capo ai lavoratori in cassa integrazione.

Estensione del programma GOL ai lavoratori in CIGS con accordo di transizione occupazionale. Per gli stessi lavoratori è previsto un riconoscimento di un contributo monetario ai datori di lavoro che assumono tali soggetti, con la possibilità di attivare apprendistati professionalizzanti senza limiti di età.

Anche per i lavoratori autonomi che chiudono la partita iva è prevista l’estensione del programma GOL .

Per maggiori informazioni  puoi dare uno sguardo ai servizi dedicati o rivolgerti a noi contattandoci al seguente link.