Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) assicura a chiunque di accedere alle prestazioni medico-sanitarie in forma gratuita o con un contributo (ticket). Il sistema sanitario italiano, alcune volte, non riesce a garantire tale accesso e si è costretti a rivolgersi alla sanità privata, che specie in alcune aree del paese è molto frequente. Tale pratica impone di uscire dal SSN comportando per il cittadino il sostenere in proprio tali spese.  L’art.

Con il messaggio n. 4034 del 2021, l’Inps fornisce le prime indicazioni per la presentazione delle domande di fruizione delle nuove settimane di cassa integrazione guadagni Covid-19 previste dal decreto Fiscale. I datori di lavoro, che hanno già completato la richiesta delle settimane di CIG (previste dall’ex decreto Sostegni), possono richiedere i nuovi trattamenti per i soli lavoratori in forza alla data del 22 ottobre 2021. Non è previsto alcun

Nel settore privato è in capo ai datori di lavoro l’onere dei controlli, quest’ultimi dovranno attrezzarsi in maniera da permettere l’accesso ai luoghi di lavoro solo a dipendenti muniti di certificazione green pass.  È, quindi, in capo al datore di lavoro, implementare la procedura d’ingresso dei lavoratori e sempre in capo al datore di lavoro impedire l’accesso a chi ne è sprovvisto. Dunque, dal 15 ottobre 2021 e fino alla

  Dal 01 gennaio 2021 la quarantena covid, che per il 2020 era stata equiparata a malattia, non potrà più essere soggetta allo stesso trattamento.  Messaggio Inps  Lo stesso Istituto con il messaggio n. 2842 del 6 agosto 2021 denuncia che “relativamente alla suddetta tutela non sono state previste ulteriori proroghe, considerato che il recente decreto-legge 23 luglio 2021, n. 105, all’articolo 9, ha apportato modifiche al solo comma 2-bis dell’articolo 26,

Con la legge delega 46/2021 approvata nello scorso 30 marzo è prevista la nascita dell’assegno unico, una vera e propria rivoluzione nell’ambito del panorama dei sostegni alle famiglie. In verità non si aggiunge, ma bensì, sostituisce una serie di sostegni attualmente in vigore, ben sei.  Era stata prevista la piena operatività dal prossimo 1 luglio, ma in queste ore il ministro per le pari opportunità e per la famiglia ha

Il legislatore, vista la situazione socio-economica scaturita dalla pandemia Covid 19, onde evitare l’uso dello strumento del licenziamento dettato dalla situazione contingente, ha stabilito con il Decreto Cura Italia il cosiddetto Blocco dei licenziamenti. Tale blocco è stato, in seguito prorogato ben 3 volte fino all’ultima proroga che scadrà il prossimo 31 marzo 2021. Salvo eventuali proroghe, dal 1 aprile 2021 le aziende potranno ricorrere a licenziamenti individuali, plurimi o collettivi