Come assumere legalmente una colf o una badante: le linee guide dell’Inps

Assumere legalmente una colf o una badante è semplice, basta seguire poche regole per evitare sanzioni previste per il lavoro nero. Ecco la guida Inps sugli adempimenti da seguire.

Molte volte ci troviamo nella situazione di dover diventare datori di lavoro pur non avendo un’azienda. Questo capita quando, per esigenze familiari o personali, dobbiamo assumere una colf o una badante, ma anche assumere altre figure come cuochi, baby-sitter e autisti.

Oltre a dover individuare il profilo professionale più adatto e verificare che le nostre esigenze coincidano con la disponibilità del collaboratore domestico, dobbiamo fare ulteriori indagini per comprendere se la persona che si propone per il lavoro offerto sia compatibile con quanto richiede la legge.
Il tutto, per avere la tranquillità di stare in regola.

Modalità di assunzione

Assumere legalmente una colf o una badante può avvenire in diversi modi: con il Libretto Famiglia Inps, che è meno dispendioso, oppure è necessario regolarizzare il rapporto di lavoro con un contratto.

In questa ultima ipotesi, oltre allo stipendio, che non può essere pattuito liberamente, bisogna aggiungere gli oneri contributivi e le tasse.
Per questo motivo l’ITL (Ispettorato Territoriale del Lavoro) e la stessa Inps pongono grande attenzione alla regolarizzazione di tali rapporti in quanto la percentuale di lavoro nero è molto alta.

Infatti, L’Inps ha precisato che così come per qualsiasi altro lavoratore anche l’assunzione di una colf o di una badante prevede una procedura specifica alla quale il datore di lavoro deve attenersi se non vuole rischiare pesanti sanzioni.

Le sanzioni, infatti, previste per chi assume un lavoratore a nero sono molto salate ed il più delle volte superano quanto dovuto se il lavoratore è tenuto in regola.

È molto importante, allora, assumere legalmente una colf o una badante, tenendo conto che per i rapporti di lavoro che rientrano nelle 280 ore annuali basta il Libretto Famiglia Inps, con costi molto contenuti.

Abbiamo più di un’ opzione per assumere legalmente una colf o una badante; ecco una guida esaustiva fornita dall’Inps.

Prima dell’assunzione che fare?

A volte capita che nel cercare la colf o la badante giusta si perda molto tempo e diventa difficile scegliere, ma la perdita di tempo deve essere ben indirizzata.

È bene tener presente diversi fattori che devono guidare la scelta.

Il primo è, sicuramente, verificare le referenze, meglio è se sono attendibili.
Il secondo è la nazionalità. Questo elemento è importante perché cambiano gli adempimenti in capo al datore di lavoro. Vediamo nello specifico.

Lavoratore con cittadinanza italiana o della comunità europea

In queste circostanze il lavoratore può essere assunto direttamente dal datore di lavoro.

Il lavoratore deve essere in possesso di un documento d’identità valido, codice fiscale e tessera sanitaria aggiornata.

Nel caso il lavoratore fosse minorenne, allora, oltre ai documenti già indicati bisogna provvedere a farsi consegnare un certificato d’idoneità al lavoro, rilasciato dall’ASL, che viene rilasciato dopo visita medica del lavoratore. Si precisa che tale visita è a cura e spese del datore di lavoro.

Una dichiarazione dei genitori, vidimata dal sindaco del comune di residenza, ove si acconsenta, che il minore lavoratore viva presso la famiglia del datore di lavoro o, in caso di prestazione a ore, l’autorizzazione scritta.

Lavoratore extracomunitario

Residenti in Italia

Dal 15 novembre 2011 i datori di lavoro che intendono assumere legalmente una colf o una badante non sono più tenuti alla compilazione del modello “Q”, che è stato recepito nella Comunicazione obbligatoria di assunzione, variazione e cessazione che i datori di lavoro devono trasmettere all’Inps, utilizzando la procedura on line.

Il lavoratore, che sia colf o badante, deve essere in possesso del permesso di soggiorno valido per svolgere un’attività lavorativa.

Si ricorda che per il rinnovo di tale permesso il lavoratore deve esibire una copia del modulo UniLav alla questura.

Non residente in Italia

Innanzitutto, va specificato che, per vedersi concesso un permesso di soggiorno valido per svolgere un’attività lavorativa, bisogna tener conto del Decreto Flussi.

In tale decreto che viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale ogni anno, si programma il numero massimo di lavoratori extracomunitari a cui verrà concesso il permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

Quindi, la persona che intende assumere legalmente una colf o una badante extracomunitaria e non residente in Italia dovrà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Flussi e alle scadenze indicate presentare la domanda di nulla osta al lavoro.

Procedura di assunzione

Finalmente siamo in possesso di tutti i documenti necessari per formalizzare l’assunzione. È arrivato il momento di concordare le condizioni per stipulare il contratto di lavoro in forma scritta.

Bisogna tener presente che, dal 2009, l’assunzione di qualsiasi lavoratore va effettuata obbligatoriamente almeno 24 ore prima dell’inizio del rapporto di lavoro.
Il datore di lavoro deve accedere con le proprie credenziali al sito Inps nella sezione dedicata alla Comunicazione e compilare con la massima attenzione i campi richiesti.

Una volta pronti a stipulare il contratto di lavoro, quest’ultimo deve essere redatto in duplice copia e firmato da entrambe le parti (datore di lavoro e lavoratore) e deve contenere alcune informazioni obbligatorie, quali:

·      Data inizio rapporto lavoro

·      Durata del periodo di prova

·      Orario di lavoro

·      Giorno del riposo settimanale

·      Retribuzione oraria

·      Condizioni del vitto e alloggio se previsti

·      Categoria nella quale viene assunta la persona e sua anzianità di servizio

Oltre alla procedura di assunzione che abbiamo appena visto, vi è un’altra forma di assunzione.

Questa tipologia di assunzione è indicata per quei rapporti di lavoro domestico non eccedenti le 280 ore e con un compenso non superiore ai 2.500,00 euro.

Infatti, tali rapporti non necessitano di un contratto di lavoro da sottoscrivere né a tempo determinato, né a tempo indeterminato.

In questo caso si può fare ricorso al cosiddetto Libretto Famiglia: uno strumento dedicato alle prestazioni occasioni con i limiti delle 280 ore e compensi non superiori a 2.500 euro.

Libretto Famiglia: come richiederlo

Per richiedere il Libretto Famiglia è necessario collegarsi al sito Inps e nella sezione Lavoro Occasionale, indicando il numero dei singoli voucher che si intendono acquistare.

Il Libretto Famiglia è composto da titoli di pagamento del valore uninominale di euro 10,00.
Di questi 10,00 euro, 8,00 euro vanno al lavoratore, 1,65 euro alla Gestione Separata Inps, 0,25 euro al premio assicurativo e i restanti o 10 euro per il finanziamento degli oneri di gestione.

Ogni titolo di pagamento uninominale vale per pagare una prestazione occasionale di durata non superiore ad 1 ora.

Per maggiori informazioni sulla procedura di assunzione di colf o bandati puoi dare uno sguardo ai servizi dedicati o rivolgerti a noi contattandoci al seguente link.